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Supereroi Montani - Alessandro Gilmozzi

Thursday 26 October 2023
Lunedì 16 Ottobre 2023 si è tenuta la prima serata del ciclo di cene a 4 mani “Supereroi Montani”.
Supereroi Montani - Alessandro Gilmozzi
Lunedì 16 Ottobre 2023 si è tenuta la prima serata del ciclo di cene a 4 mani “Supereroi Montani”. Uno dei progetti wild più belli di quest’anno.

Un viaggio tra le alpi italiane in quattro tappe, dove la base sarà sempre Lenna, nelle Prealpi Orobie. Ma grazie alle storie di quattro grandi chef visiteremo l'arco Alpino, scoprendo le peculiarità di quattro diversi ecosistemi montani, dal Trentino all’Altopiano di Asiago (dei 7 comuni).

Un progetto che vuole far vivere quattro modi diversi di raccontare e cucinare la montagna, attraverso le parole di straordinari chef che a questo ecosistema hanno deciso di dedicare la loro vita.
Prima tappa in Val di Fiemme con @alessandrogilmozzichef del ristorante El Molin.




Ma chi è Alessandro Gilmozzi?

Alessandro Gilmozzi, chef di classe 1965, è una figura straordinaria nella cucina italiana, legato profondamente alle tradizioni trentine ma con uno sguardo all'innovazione. Nel suo ristorante El Molin a Cavalese, esplora materie prime insolite e raffina ricette antiche, offrendo una cucina che evoca profumi di affumicatura, erbe di bosco e tradizioni montane.

La sua preparazione solida e la dedizione si uniscono alla passione per gli ingredienti locali, come lo speck e il burro di malga al ginepro, e alla conoscenza delle erbe raccolte stagionalmente.

Gilmozzi coniuga queste tradizioni con tecniche moderne, come la cottura a bassa temperatura e l'uso creativo del fumo, ispirandosi agli chef della Scandinavia. È anche un imprenditore di successo con diverse attività, inclusa una pizzeria, un wine bar, un hotel e progetti internazionali che promuovono la cucina trentina a livello globale.

La sua carriera è caratterizzata da umiltà, dedizione e autenticità, contribuendo a elevare la cucina trentina a un pubblico internazionale.


El Molin - 1 Stella Michelin + Stella Verde

Lo scricchiolio del legno antico del pavimento dà il benvenuto agli ospiti in questo antico mulino del Seicento, dove lo chef-patron Gilmozzi offre un unico menu degustazione che esprime il suo profondo amore per la montagna e la passione per la cucina.

La sua cucina è una vera opera d'arte, caratterizzata da affumicature realizzate al momento, l'uso sorprendente di erbe autoctone, cortecce, licheni e resine, oltre a formaggi unici, sapori intensi di selvaggina e pesci d'acqua dolce, con una grande attenzione alla creatività e alle cotture particolari.

Inoltre, El Molin è impegnato nella sostenibilità, con un piccolo orto di proprietà e un vivaio di fiducia ad alta quota per forniture di fiori eduli ed erbe di montagna.

Gilmozzi si distingue anche per il coinvolgimento di ricercatori e fornitori in progetti di recupero di varietà antiche e produzioni ecosostenibili, dimostrandosi un vero animatore territoriale della sostenibilità culinaria.


La filosofia di Chef Gilmozzi

Da quel pranzo nel bosco per 1500 persone, alle esperienze con Alain Ducasse e Ferran Adrià: quella di Alessandro è la storia di un cuoco che ha deciso di fare della montagna la sua missione di vita.

Alessandro Gilmozzi ha combinato la tradizione culinaria con la botanica e la chimica per creare piatti unici. Ha avuto l'opportunità di utilizzare ingredienti "poveri" della montagna, come erbe spontanee e il sale delle Dolomiti, e trasformarli in preparazioni contemporanee.

In questa intervista siamo andati a scoprire il suo percorso umano e professionale, il suo approccio alla cucina di montagna e come ha reso alcuni umili ingredienti di montagna dei piatti innovativi e contemporanei.


Sostenibilità, valorizzazione e recupero del territorio, l’importanza dell’educazione

La sua cucina si concentra sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del territorio, cercando di mantenere l'essenza autentica dei prodotti di montagna, ma presentandoli in modo nuovo e affascinante.

In questo modo, Alessandro ha contribuito a portare gli ingredienti umili della montagna nel contesto moderno e a farli apprezzare come parte della cucina contemporanea.

Nel podcast, viene affrontato il tema della sostenibilità e del recupero del territorio come un aspetto fondamentale per garantire un futuro migliore.

Chef Gilmozzi sottolinea l'importanza di lavorare la terra, gestirla e costruirla anziché abbandonarla. Si evidenzia che, se non si dà attenzione a questi aspetti, si rischia di danneggiare l'ambiente in modo irreversibile.


Se continuiamo così, arriveremo ad un punto in cui ci accorgeremo che i soldi non si mangiano.

C’è proprio la necessità di recuperare la conoscenza dei processi e di promuovere l'autoproduzione, soprattutto nell'ambito alimentare.

Fondamentale il fattore educazione, l’importanza di insegnare ai bambini, fin dalle elementari, il concetto di scienze gastronomiche e di far loro comprendere quanto tempo dedichiamo alle scelte alimentari e alla preparazione del cibo.

Non da meno l'importanza della collaborazione con gli agricoltori, per valorizzare il loro lavoro e dare loro visibilità. Vengono menzionati progetti e collaborazioni che danno una nuova forma e motivazione agli agricoltori, contribuendo a creare una dimensione diversa per l'agricoltura.




Tecnologia si o no?

Può il mondo digitale e tecnologico essere uno strumento che può essere utilizzato per comunicare e condividere questi aspetti legati alla sostenibilità e al recupero del territorio?

Assolutamente si.

La tecnologia non è negativa di per sé, ma dipende molto dall'utilizzo che ne facciamo. Essa può fornire strumenti per ispirarsi, imparare e condividere contenuti, ma è essenziale utilizzarla in modo responsabile e corretto, a scopo divulgativo ed educazionale.

Potete guardare l’intera intervista su YouTube, sul canale Ferdy Wild oppure ascoltarla via podcast su Spotify, direttamente sulla pagina degli amici di Juice It Up.


Il menu della serata

Benvenuto 
Alessandro Gilmozzi
Abete, lichene bianco, caviale di trota

Ferdy Wild
Polpettine 1989
Polpettine storiche di erbe spontanee, cuore di formai del ferdy hay da fieno
Pane e burro wild

Antipasti 
Alessandro Gilmozzi
Olio e la montagna
18 tipi di erbe spontanee, serviti su una mousse di latte e olio, gelato alle sarde di lago e caramelle di zucchero all’olio

Ferdy Wild
Orobie Orientali
Filetto di Vacca Etik, coclearia, ristretto di brodo, scottato con olio bollente

Primi 
Alessandro Gilmozzi
Risotto alla cenere di pigna di cirmolo fermentato

Ferdy Wild
Fidech che Bu
Spaghetto cotto nel siero di latte con fegato marinato 8 mesi

Secondi 
Alessandro Gilmozzi 
Salmerino, latte fermentato e resina

Ferdy Wild 
Tacos di Pecora Gigante Bergamasca

Formaggi 
Alessandro Gilmozzi 
Forma d’alpeggio di 3 anni di stagionatura direttamente dallo chef (prodotta da Foradori).

Ferdy Wild
Formai d’alpeggio di 3 anni di stagionatura direttamente dalla Val d’Inferno

Dolce 
Alessandro Gilmozzi
Borderline: crumble di abete e mais, tobinambur selvatico, miele di melo, sorbetto anice e furfuracia di abete.



Stay Wild
Supereroi Montani - Alessandro Gilmozzi
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