Wine List

The wines that are currently exciting us.

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La provincia di Bergamo ha una ricca storia vitivinicola che risale all'epoca romana. Dopo un declino dovuto a invasioni e fillossera, la viticoltura riprese nel 1950, focalizzandosi su varietà come Merlot e Barbera. Ora vanta una denominazione DOCG (Moscato di Scanzo) e due DOC (Valcalepio e Terre del Colleoni), offrendo una varietà di vini pregiati.

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L'azienda agricola Vergese ( Mo.ka), con radici ad Ambivere, si estende su circa 2 ettari di vigneti, molti dei quali piantati dal padre Bruno nel 2008, e gestisce affettuosamente altri 1,5 ettari in affitto nelle terre del Monte Canto, inclusa la rinomata Riviera di Pontida. I loro vigneti si concentrano sulle varietà di uve a bacca rossa come Merlot, Cabernet Sauvignon e Rebo, insieme a uve a bacca bianca come Chardonnay e Pinot Grigio, con progetti futuri per Solaris e Souvigner Gris. Questa diversità di uve è il cuore dell'azienda, consentendo loro di creare vini unici, frutto di cura e tradizione viticola bergamasca.

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"Volevo arrivare a produrre vini di qualità senza inquinare me stesso, l’ambiente e il consumatore finale; ci sono riuscito utilizzando i vitigni resistenti" Le varietà di vite che resistono naturalmente alle malattie come la peronospora e l’oidio permettono di produrre vini di qualità eliminando quasi completamente l’uso di anticrittogamici e totalmente quello di altre sostanze chimiche quali diserbanti e concimi, salvaguardando la salute dei consumatori e l’integrità dell’ambiente. L’importante sarà nei prossimi anni uscire da un pregiudizio, riconoscere i problemi reali che la viticoltura ha e risolverli. Gli anticrittogamici oltre ad inquinare l’ambiente, rimangono all’interno del frutto con una certa residualità.

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Small producers in the Bergamo area: the modern Bergamo of natural wine.

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L'Oltrepò Pavese DOC, terra collinosa al confine di Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, presenta una ricca tradizione vinicola. Dopo i danni della fillossera, nel secolo scorso si è assistito a una rinascita, concentrando la produzione su varietà autoctone come Barbera e Croatina. Le aree collinari orientali sono ideali per vini bianchi complessi, mentre quelle occidentali producono vini rossi strutturati e intensi.

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"Fausto is a revolutionary, a person against the tide who has always believed in a futuristic path. Fausto has been talking about natural artisanal wine for years, before it was fashionable, and even now he is proposing concepts whose value will be understood many years from now." Attention to the phases of the moon, the needs of the earth, a continuous interconnection and a respect for the land where it is grown and produced. Only natural and organic compounds for plant and soil care, with the aim of not interfering with chemical agents in the soil. Andi Fausto is a revolutionary: know the rules so you can decide not to follow them.

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La storia di VNA ha inizio nel 1982 quando Uberto Fiori acquista terre con una cantina a Torrazza Coste, nell'Oltrepò Pavese, con il nome Colle Fiori. Sebbene non sia lui a guidare l'attività, vengono prodotti vini per una cerchia ristretta di persone. Nel 2015 i figli Alessandro e Federico decidono di prendere il controllo dell'attività, focalizzandosi sulla produzione vinicola in maniera innovativa e con un'impronta di agricoltura sana e rispettosa della terra e dei ritmi naturali. L'utilizzo di uve autoctone come Cortese, Croatina e Uva Rara dà vita a vini emozionanti, dando vita all'avventura di VNA.

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Il nuovo progetto dell'Azienda Agricola Ca' del Conte, avviato nel 2003 da Paolo Macconi e sua figlia Martina, si trova immerso nelle belle colline dell'Oltrepò Pavese, a Rivanazzano Terme, vicino ai Colli Tortonesi. Con circa 20 ettari, di cui 16 dedicati ai vigneti e il resto a boschi, alberi da frutto e orto, l'azienda offre un panorama che evoca la vita rurale di un tempo. I vigneti si trovano su terreni marnosi originatisi nel periodo Messiniano-Tortoniano, caratterizzati da una formazione argillosa in superficie e sabbiosa in profondità, con infiltrazioni sulfuree. I loro vini sono sorprendenti, riflettono la passione e l'abilità di Paolo e Martina, offrendo autentiche esperienze che superano le aspettative del territorio.

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Nel 2010, Francesco Cardinali acquisisce Casa Zuffada a Ruino, nel cuore dell'Oltrepò Pavese, ristrutturando i manufatti e aggiungendo un nuovo impianto di Pinot Noir alle circa 200 viti già presenti, tra cui Pinot Nero, Nebbiolo e Croatina quasi centenari. Con l'assistenza di Salvo Foti, le viti vengono posizionate a quinconce e coltivate secondo il metodo biologico, con lavoro manuale e zappatura a mano. Il microclima di Ruino, caratterizzato da escursioni termiche quotidiane estive significative e un'altitudine di circa 600 metri, contribuisce alla finezza degli aromi nelle uve. La vinificazione, dedicata esclusivamente al progetto spumantistico, segue un approccio poco invasivo, con fermentazione spontanea in acciaio e un periodo di almeno 30 mesi sui lieviti dopo il tiraggio. Senza aggiunta di solfiti in nessuna fase, Francesco ottiene un grande metodo classico, asciutto e di pregevole naturalezza espressiva.

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Il meglio della produzione vinicola delle valli lombarde.

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The best of wine production from the Lombardy valleys.

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"The time Fabrizio devotes to his wines is time he devotes to his land. His is not a second job but his first passion. This is a great pride for him and a huge privilege for us, who can thrill with extraordinary bubbles from mountain chardonnay and riesling." I Nadre winery produces in the town of Cerveno, in the province of Brescia. Together with other producers in the area, it carries on the ancient winemaking tradition of Val Camonica. Among the first to produce metodo classico, since 2009, it now processes about 2.5ha of vines.

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Quando sei in un luogo, l’energia è qualcosa che si percepisce e lì ai piedi della Concarena c’è qualcosa di mistico, qualcosa che fai fatica a spiegare eppure è lì che ti guarda. Quella pulsazione è presente nella terra, nella vigna e nel calice se lasciato libero di esprimersi. Nivelli è tutto questo: è l’incontro di persone di pane e salame, concrete e folli, libere e ribelli quanto prodigate al dovere.

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"Enrico's wines speak 360 degrees about mountain agriculture, and I love the tension I find in each glass: it tells of man's effort to submit to the strict yet just rules of nature." Enrico Togni's wines tell a story: of the mountains, tradition and nature. His is biodynamic cultivation and winemaking: a 5-hectare crop, 3 of which are planted with vines, on sandy, low clay soils. Nebbiolo, Barbera, Merlot and Erbanno: a land that tells a story that began in the 1960s with his grandfather and is passed down from generation to generation.

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Fausto è l'essenza Camuna, L'azienda vinicola adotta un approccio biologico, rinunciando a prodotti chimici di sintesi e all'uso di anidride solforosa in fase di imbottigliamento. L'intento è quello di produrre vini che riflettano l'autenticità e le peculiarità di ogni annata, rispettando l'ambiente e i consumatori. Tra le varietà coltivate spiccano la Petite Arvine e il Müller Thurgau, oltre a vitigni come Fumin, Cornalin, Merlot, Ciliegiolo e Barbera, con un focus speciale sulla Petite Arvine.

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artigianalità estrema un pò come i vini,in francia li chiamerebbero vin de garage, Tato mette in questi vini l'anima e la passione senza compromessi. vero vino contadino

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L'Azienda Agricola Colle Civarolo, guidata da Gianluigi Dò in Valcamonica, adotta pratiche biodinamiche dal 2013, enfatizzando il legame tra vino e terroir. Dal 2020, la vinificazione avviene in anfore di argilla, con fermentazioni spontanee e maturazione in botti di rovere per oltre 36 mesi, senza l'uso di lieviti selezionati o solfiti aggiunti, riflettendo un profondo rispetto per l'ambiente naturale.

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La cooperativa Alpi dell’Adamello, situata ad Edolo sul Monte Adamello, è pioniera in Italia nella viticoltura di montagna, specializzandosi nei vitigni PIWI, resistenti alle malattie. Fondata dopo anni di ricerca, si concentra esclusivamente su varietà come Solaris, Johanitter e Souvigner gris, in collaborazione con i suoi soci.

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Nel cuore degli alti colli mantovani, a Ponti sul Mincio, Luca Francesconi porta avanti un'idea intima e controcorrente. Dal 2014, senza legami pregressi con il mondo vitivinicolo, lavora su vecchi appezzamenti di varietà autoctone, ampliandoli nel tempo fino agli attuali 5,5 ettari. Questa terra, dominata dal Lugana idolatrato all'estero, rende la sua scelta ancora più drammatica e meritevole. Luca riscopre e reintroduce varietà autoctone come Negrara Trentina, Schiava, Rossetta, Tokai, Rondinella, Garganega, Rossanella, Marzemino, Trebbiano, Marzemino Padovano e Bianca Fernanda, promuovendo un'idea di coralità e pluralità in tutte le fasi del processo, dalla vigna alla cantina. Le lavorazioni sono esclusivamente manuali, seguendo pratiche biodinamiche, senza l'uso di prodotti di sintesi. In cantina si rispettano i tempi di fermentazione e le caratteristiche delle uve, utilizzando solo lieviti indigeni e evitando qualsiasi intervento che possa alterare l'identità del vino. Il risultato sono vini territoriali, coraggiosi e fedeli alla tradizione.

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La Valtellina è il territorio viticolo terrazzato lombardo più esteso in Italia, un concentrato di storia, sapere, identità, per vini di montagna unici

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“Il lavoro di Beppe è poetico. Nei suoi vini riscopro ogni volta l’unione di cui spesso parla tra montagna, uomo e fatica. Nei vini di Giuseppe troviamo la sua montana e vissuta interpretazione di terroir.”

L’azienda agricola Boffalora produce vini naturali di uve Nebbiolo e Pietrisco nella zona Valtellina Superiore DOCG. La loro produzione avviene in purezza, da una vendemmia manuale, come da tradizione.
La loro filosofia riguarda principalmente il rispetto per la natura, che li porta a preservare un territorio che sarebbe altrimenti abbandonato.

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“I vini di Marcel sono liberi, un po’ come un volo in parapendio (cosa che lui
ama molto). Nei suoi vini sempre qualcosa di raro: un vitigno mai assaggiato prima o una lavorazione sconosciuta. Marcel racconta la sua montagna con eleganza e libertà.”

Sin da subito l'azienda si fonda su una coltivazione e produzione biodinamica, senza trattamenti anticrittogamici sintetici. L’obiettivo è preservare ciò che la terra è in grado di offrire, scoprendo, proprio attraverso la natura, i sapori autentici.

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Lorenzo Colombo e Andrea Sormani, ex professionisti di Lecco, hanno fondato la loro azienda vinicola partendo da un garage, trasformando la passione in professione. Oggi, l'azienda vanta 2 ettari di vigneti e offre tre etichette di vino, con due già sul mercato, dimostrando la loro evoluzione nel settore.

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BastiànCuntràri, guidata da Michele e Patrik, incarna uno spirito unico nella Valtellina Superiore, con vigneti nelle sottozone Sassella, Grumello e Inferno, ma vinifica sul versante orobico ad Albosaggia. La loro cantina storica si distingue per la vinificazione sostenibile, l'affinamento e una terrazza panoramica. Impegnati nella cura ecologica dei vigneti, evitano diserbanti e usano metodi naturali per la protezione delle piante e la fertilità del suolo.

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Pietro Selva, un giovane vignaiolo, produce solo 3000 bottiglie annue, portando avanti l'eredità paterna con una filosofia di rispetto per la terra. Dal 2010, cura 3,7 ettari di vigneti, mirando alla naturalità dei suoi vini: minimo uso di solfiti e fermentazioni spontanee grazie ai lieviti indigeni. no smartphone, no wifi, solo emozioni

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Siro Buzzetti, produttore nella Valtellina, produce 3000 bottiglie all'anno con dedizione e amore per il territorio. La lavorazione manuale è imposta dalle ripide pendici, tipiche della regione. Nonostante la sua umiltà, Siro è profondamente legato alla sua terra e al Nebbiolo, che definisce semplice, ma dai suoi vini emerge una vibrante complessità. Coltiva su terreni terrazzati e sassosi nella zona della Sassella, condividendo la cantina con l'amico Beppe Boffalora.

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Un architetto che architettato un nebbiolo in clivert, un escrezione senza compromessi di agricoltura estrema senza chimica, essenzialità e pensiero

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Collaborazione tra Maria Elena e Gian Piero ha portato alla creazione di un vino unico e innovativo, che rappresenta al meglio il territorio in cui è nato. La cantina itinerante ha permesso loro di esplorare nuovi territori e di fare vino in modo creativo e originale, rendendo l'esperienza ancora più affascinante ed emozionante per gli amanti del buon vino.

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Bollicine di Franciacorta alternative e naturali.

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"Produco i miei spumanti nella zona più orientale della Franciacorta, sulle colline calcaree di Gussago e Cellatica a 400 metri sul livello del mare. In vigna seguo i principi della biodinamica, non utilizzo diserbanti e prodotti chimici di sintesi. In cantina solo fermentazioni spontanee con lieviti indigeni naturalmente presenti sulle bucce. Non utilizzo alcun tipo di chiarificante o stabilizzante. La solforosa presente è di origine naturale e non esogena. Il principio è di valorizzare un territorio differente per natura e origini, con lo scopo di ottenere dei vini che lo rappresentino senza compromessi."

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Il Blanc de Blancs Metodo Classico di Divella, creato da Alessandra Divella dal 2005, incarna autenticità e raffinatezza. Con 2 ettari in Franciacorta, Alessandra utilizza Chardonnay e Pinot Nero per microvinificazioni spontanee, affinati in cemento e legno, maturati sui lieviti fino a cinque anni senza dosaggi aggiunti, riflettendo la sua dedizione all'arte vinicola.

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Ca del Vent e i loro vini mostra un'impressionante dedizione all'artigianato e alla sperimentazione. La loro decisione di abbandonare la Franciacorta per produrre "in libertà" è audace e riflette il loro desiderio di esplorare e esprimere pienamente il potenziale dei loro vigneti e delle loro pratiche vinicole. La gamma diversificata di vini, inclusi i VSQ e i vini rossi declassati, evidenzia la loro versatilità e il loro impegno per la qualità e l'autenticità.

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Casa Caterina rappresenta un'interpretazione audace e appassionata del territorio spumantistico di Monticelli Brusati, distaccandosi dai canoni convenzionali italiani per creare vini complessi e strutturati destinati a maturare nel tempo. La famiglia Del Bono, pur essendo ubicata nel disciplinare del Franciacorta, sceglie di produrre liberamente, senza essere vincolata da restrizioni normative. I loro vigneti, coltivati con cura e rispetto per l'ambiente, conferiscono carattere ai loro vini, che si distinguono per l'uso di lieviti indigeni e per una lunga maturazione sui lieviti. La sboccatura manuale testimonia l'impegno artigianale e la passione che Casa Caterina mette nel creare esperienze emozionanti per gli amanti del vino.

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Mattia Corbellini, ex ristoratore, ha deciso di creare il suo Franciacorta che Franciacorta non è perchè si trova fuori dal territorio di denominazione. A fianco del ristorante di famiglia si trovavano delle vigne (delle suore) gestite da un anziano del luogo che per vecchiaia non poteva più gestirle così il passo è stato naturale.

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Cantina fondata nel 1988 da Gigi Balestra, anno in cui risalgono i primi vigneti piantati, è guidata dal 2004 da Michele Loda, persona che non scende a compromessi e con la sola etica del duro lavoro e l’idea del grande vino fatto in vigna piuttosto che in cantina. Sono cinque gli ettari che compongono l’azienda, che è tra le più alte della zona: arriviamo, infatti, a 450 metri di altitudine. É proprio da queste caratteristiche orografiche che deriva il nome “Il Pendio”, che fa riferimento, appunto, ai ripidi pendii che disegnano questa realtà. I vini vengono prodotti con lieviti indigeni e pochissima solforosa utilizzata, con i metodo classico fatti senza alcun utilizzo di dosaggio, mentre per il rabbocco post sboccatura viene utilizzato esclusivamente lo stesso vino affinato sui lieviti (e non vino più giovane come da usanza) andando a rinunciare quindi a potenziali vendite pur di dare un’espressione più autentica possibile.

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